La Gianetti e Nina Biffi
La Gianetti e la «Sciora Nina»
Nina Biffi, moglie e poi vedova di Giuseppe Gianetti, nacque a Saronno nel 1893 da famiglia agiata. Insieme alle sorelle, Carla e Virginia, fu educata presso le Suore Orsoline di San Carlo che si erano insediate a Saronno all’inizio del XX secolo.
A venti anni sposò Giuseppe Gianetti.
Per quasi un decennio – dopo la morte del marito Giuseppe (1950) – gestì l’azienda, prima insieme alla figlia Pina e al genero Piero Labadini e poi da sola.
Nel 1959 cedette la Gianetti Ruote al Gruppo Fergat di Torino.
A Saronno fu una figura importante e amatissima, non solo per la sua attività d’imprenditrice ma soprattutto per le sue tante iniziative benefiche.
Fra queste citiamo le più importanti: La Fondazione Giuseppe Gianetti, Villa Gianetti, attuale sede comunale di rappresentanza in via Roma, Il Museo della Ceramica Gianetti, La Casa di Riposo Giulio Gianetti, L’ Asilo Nido intitolato alla figlia Giuseppina.
L’attuale sede della Fondazione Gianetti, la Casa Canonico Zerbi di via Marconi (con ingresso laterale da via Cesati), fu acquistata da Gaetano Gianelli; alla sua morte finì per eredità alla moglie Maria e poi al fratello Giuseppe. Fu proprio Nina Biffi, moglie di Giuseppe, a creare la fondazione dedicandola al marito morto.
La sede fu edificata nell’anno 1708; ristrutturata negli anni “Settanta”, la casa accoglie attualmente il Sottocomitato della C.R.I. e varie associazioni non-profit.
Il Museo della Ceramica Gianetti si trova in centro a Saronno in una villa costruita nel 1936 che in precedenza era stata abitata dalle sorelle di Nina Biffi, Carla e Virginia. La villa, dopo la loro morte, fu donata alla Fondazione COE, Centro Orientamento Educativo, per poter ospitare e rendere fruibile la collezione di Giuseppe Gianetti. L’inaugurazione del Museo risale al 1994.
La Casa di Riposo Giulio Gianetti con sede a Saronno in via Larga 13 alla Cascina Ferrara nacque nel 1952 per volontà di Nina Biffi, a perpetuo ricordo di Giulio Gianetti, giovane e valente imprenditore di Saronno, scomparso a soli 26 anni. Fu destinata inizialmente ai dipendenti della società Gianetti S.p.A. e successivamente venne ampliata ed aperta alle persone anziane di Saronno.
Villa Gianetti, attuale sede comunale di rappresentanza in via Roma, fu ceduta al Comune di Saronno nel 1926. Fu costruita negli anni 1919/1920 dalla famiglia Gianetti, su progetto dell’architetto milanese Martorio. L’edificio è di stile Rinascimento Lombardo e conserva splendidi graffiti, decori, qualche tela di un certo valore artistico, un colonnato e un patio.
All’ingresso del porticato, vi è una riproduzione della Madonna del Lippi eseguita dai pittori lombardi Bonatti e Chiesa.
Nina Biffi morì – compianta da tutta la cittadinanza – il 20 Marzo 1974. Ha voluto funerali semplicissimi.
Le fu dedicata una via a Saronno, via Nina Biffi Gianetti con inizio da piazza Borella dove si trova l’Ospedale.
In una testimonianza pubblicata nel Marzo del 2003 sul giornale «La Città di Saronno» Giuseppe Radice ricorda la «sciora Nina» .
«In Saronno tutti parlavano di lei come di una splendida e rara figura di benefattrice, di colei che di nascosto, con tanta modestia e senso di umiltà, aiutava il prossimo, anche coloro che non conosceva».
Giuseppe Radice ricorda come ogni mattina, sempre alla stessa ora ossia alle 8.15 al cancello di Villa Gianetti in via Manzoni si fermava una Lancia Appia di color nero con l’autista Luigi Caronni; la «Sciora Nina» saliva in macchina e veniva condotta alla Chiesa Prepositurale e qui – accompagnata dal Caronni – saliva gli scalini ed entrava in chiesa per partecipare alla messa delle 8.30.
Era un rituale che si ripeteva ogni mattina.