A Settembre, alla riapertura del MILS dopo le ferie estive, i visitatori troveranno qualcosa di nuovo: il locomotore elettrico E 600-6 delle Ferrovie Nord Milano restaurato e riverniciato a nuovo.
Il locomotore fa parte di una serie di 6 esemplari (E600-1, … – E600-6) che furono i primi locomotori elettrici in servizio sulle linee delle FNM a partire dal 1928. Allora erano state elettrificate le linee Milano-Saronno e Bovisa-Meda.
Progettati nel 1927, i primi quattro locomotori (dal modello E 600-1 all’ E 600-4) entrarono in servizio nel 1928 e gli altri due (E 600-5 ed E 600-6) l’anno dopo. Furono costruiti dalle Officine Milanesi (OM), un’azienda storica di Milano, con la parte elettrica affidata alla Compagnia Generale Elettrica (CGE). All’epoca non c’era ancora un orientamento univoco sul sistema di trazione elettrica da utilizzare per le ferrovie: si sperimentavano sistemi trifasi, sistemi a corrente continua e a corrente alternata monofase con vari voltaggi e alimentati sia con linea aerea a contatto che con una terza rotaia. Anche sulla base dei risultati soddisfacenti ottenuti dalle Ferrovie dello Stato sulla tratta Foggia-Benevento e di altre positive esperienze in Nord America, le Ferrovie Nord Milano decisero di adottare il sistema a corrente continua a 3000 V con linea aerea a contatto.
Fu poi deciso di utilizzare delle automotrici elettriche (modello E700) con rimorchi pilota di comando (modello E800) per i treni suburbani e locomotori elettrici (appunto i modelli E600) per i treni ordinari e i treni merci. Le automotrici elettriche furono fornite dal consorzio formato da OM e Tecnomasio Italiano Brown-Boveri (TIBB ), i rimorchi di comando dal consorzio composto dalle Officine Elettro-Ferroviarie Tallero (OEFT) e da TIBB, i locomotori elettrici E600 dal consorzio formato, come già detto, da OM e CGE, la cui proposta fu vincente nei confronti di quella presentata dalla CEMSA.
Ricordiamo che il Museo delle Industrie e del Lavoro del Saronnese conserva – oltre a uno dei sei esemplari di locomotori E600 – anche un’automotrice elettrica E700 e un rimorchio pilota E800.
Le 6 locomotive E600 hanno avuto ciascuna una propria storia:
• La E600-1 fu accantonata negli anni ’90;
• La E600-2 fu accantonata nel 2006 e nel 2010 subì varie devastazioni vandaliche;
• La E600-3 è ancora in attività; viene infatti utilizzata in treni storici (vedasi nota sotto riportata);
• La E600-4 si trova presso le Officine FNM di Novate;
• La E600-5 deragliò il 2 Ottobre 1958 tra Gavirate e Barasso e – a causa dei danni subiti – venne demolita nel 1962;
• La E600-6 è l’esemplare che si trova appunto al MILS e restò in attività fino al 2002.
Una breve descrizione della locomotiva E600-6 del MILS
Il locomotore è formato da una cassa metallica chiodata e imbullonata che appoggia con il suo telaio su due carrelli che ospitano i 4 motori di trazione (due per carrello) e sono uniti fra loro da un giunto sferico. L’interno è composto dalle due cabine all’estremità con le pulsantiere di comando; sono collegate fra loro da un corridoio. Il resto dello spazio interno è occupato da tutte le apparecchiature di trazione che sono separate dal corridoio da una parete grigliata di protezione. Il locomotore non era comunicante con le carrozze trainate. Inizialmente le cabine erano dotate di due porte d’ingresso; quella di sinistra però fu eliminata negli anni ’50.
L’ Officina Meccanica (OM) di Milano che costruì l’ E600-6
Fu fondata nel 1899 come Società Anonima Officine Meccaniche; nacque – con sede a Milano in via Vittadini, in Porta Vigentina – dalla fusione fra le Officine Meccaniche Grondona, azienda costruttrice di carrozze ferroviarie fondata nel 1847 da Felice Grondona, e la Miani e Silvestri.
Nel 1917 la OM incorporò l’azienda dei fratelli Zust che fin dal 1906 costruivano nella loro officina di Brescia i primi esemplari di automobili. Nel periodo fra le due guerre la OM fu attiva nelle competizioni sportive con buoni risultati (fra l’altro nella Mille Miglia e nella 24 Ore di Le Mans).
Nel 1937 la OM entrò a far parte del Gruppo FIAT e la sua attività fu indirizzata su tre settori: autobus e autocarri; materiale ferroviario / trattori agricoli / motori marini; motopompe e impianti di refrigerazione.
Nel 1951 iniziò a produrre anche carrelli elevatori.
Nel periodo 1962-1971 acquisì alcune commesse per la costruzione di treni per le linee M1 e M2 della Metropolitana di Milano.
Nel 1975 nell’ambito del Gruppo FIAT la OM fu incorporata nella IVECO.
Alcune curiosità
Il perché del nome del colore Isabella
Ci sono due leggende legate al nome del colore Isabella (un colore fra il giallo e il marrone).
La prima lega il nome a Isabella di Castiglia detta la Cattolica (1451-1504) che promise di non cambiare la biancheria intima durante l’assedio di Granada da parte di Ferdinando II d’Aragona; purtroppo l’assedio durò otto mesi e la biancheria assunse una colorazione giallastra.
La seconda leggenda è simile ma ha un’altra protagonista, Isabella, arciduchessa d’Austria vissuta fra il 1566 e il 1633. Anch’essa, quando nel 1601 il marito Alberto VII assediò Ostenda, fece la promessa di non cambiare la biancheria intima fino alla vittoria del marito che era prevista come rapida; in questo caso la nobildonna dovette aspettare addirittura tre anni. A dir la verità, l’attribuzione del nome del colore Isabella a quest’ultima leggenda viene ritenuta errata perché qualche anno prima in un inventario del guardaroba della regina Elisabetta I d’Inghilterra si faceva già menzione di un capo di abbigliamento di colore “Isabella”.
L’ E 600-6 e il film di Renato Pozzetto
La locomotiva E600-6 esposta al MILS apparve nel film “Sono fotogenico” del 1980 diretto da Dino Risi e con protagonista Renato Pozzetto.
Una locomotiva E600 utilizzata nel “treno storico” delle FNM
Quest’anno FNM in collaborazione con la Regione Lombardia ha programmato dei veri e propri “viaggi nel tempo” sulla tratta Milano Cadorna – Laveno Mombello a bordo di un treno d’epoca. A trainare le tre carrozze di prima classe AZ 130, AZ136 e AZ137 sono utilizzate in alternativa il locomotore elettrico E600-3 del 1928 (OM e CGE) e il locomotore E610-04 realizzato dalla Breda e dalla CGE nel 1949. Il viaggio inaugurale si è svolto l’ 11 Giugno 2023; altri due viaggi sono previsti il 17 Settembre e il 19 Novembre di quest’anno.
Sia le carrozze che le locomotive sono state restaurate; in particolare la locomotiva E600-3 per l’occasione è stata riverniciata nel colore originale castano-Isabella.